Firenze, 21 dicembre 2018 – Spettabile Federal Bureau of Investigation
Oggetto: DENUNCIA CONTRO UNIVERSITA’ DI YALE PER I REATI DI RICICLAGGIO, RICETTAZIONE, ILLECITA ESPORTAZIONE, ILLECITA ALIENAZIONE
Io sottoscritto Tommaso Festari, per mezzo della presente sono a sporgere denuncia, a mio nome e congiuntamente per conto dei miei fratelli Francesco, Leonardo e Antonio Festari, contro l’Università di Yale (con sede in New Haven, Connecticut 06520, Stati Uniti), per i reati di illecita esportazione, illecita alienazione, riciclaggio e ricettazione di opere d’arte di nostra proprietà, già sottoposte a tutela per notevole interesse storico, dallo Stato Italiano, in data 23 ottobre 1917, con Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione. (Allegato 1)
Mi riferisco agli archivi Rasponi, Spinelli e Vasari (3 Filze), sottratti alla nostra famiglia nel corso di un furto acclarato, avvenuto nel 1980 presso la villa di Murlo a San Casciano Val di Pesa.
La refurtiva in questione, una importante collezione documentale di oltre 150.000 carte originali, appartenute all’antica discendenza nobiliare italiana, i Conti Festari Rasponi Spinelli, che affonda le proprie radici a partire dal nono secolo dopo Cristo, della quale noi siamo gli ultimi, unici e legittimi rappresentanti ed eredi, fu ricettata nel 1988 dalla prestigiosa Università americana.
La notizia dell’acquisto, annunciata dal Presidente dell’Università di Yale Benno C. Schmidt Jr., fu diffusa a quel tempo dalla testata giornalistica “The New York Times” (Allegato 2) senza però essere replicata e riportata dalla stampa italiana.
Nostro padre, il Conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli, verrà infatti a conoscenza di tale riciclaggio, solamente nell’anno 1994, in occasione del Simposio a carattere internazionale organizzato dall’Università di Yale presso la Beinecke Rare Book and Manuscrip Library (Allegato3), tenutosi nelle date del 15-17 aprile 1994, ed incentrato proprio sui famosi documenti e carteggi di nostra proprietà.
In data 28 aprile 1994, sarà depositata dal legale di nostro padre, denuncia presso il Comando dei Carabinieri Nucleo di Tutela del Patrimonio di Firenze (Allegato 4) “affinché venissero effettuati i dovuti accertamenti al fine di stabilire l’esatta provenienza ed autenticità dei documenti in possesso della BEINECKE RARE BOOK & MANUSCRIPT LIBRARY”, volta al sequestro della refurtiva ed al suo recupero.
La Soprintendenza Archivistica per la Toscana, struttura preposta per legge alla Tutela, Conservazione e Recupero, nonostante la denuncia di nostro padre, non intraprenderà mai nel corso di oltre venti anni, dal 1994 fino ai giorni nostri, le procedure previste a norma di legge per il recupero di tale refurtiva.
A fronte delle nostre molteplici richieste, ed ancor prima, quelle avanzate da nostro padre in seguito al Simposio del 1994, la tesi ufficiale che verrà adottata, dichiarata e sottoscritta costantemente da tutti i funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana presso il Ministero dei Beni Culturali, sarà che non è stato loro possibile avviare le procedure di recupero, sequestro e rogatoria internazionale contro l’Università di Yale, a causa della seguente motivazione: “tutti i tentativi fatti per riportare le 3 unità documentarie Vasari, oggi negli USA, in Italia, si sono scontrati con l’assenza, accertata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio – Nucleo di Firenze, di qualsiasi denuncia di furto concernente l’Archivio Spinelli. (Allegato 5)
La versione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana inerente “l’assenza di denunce, accertata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio – Nucleo di Firenze”, ancora nel febbraio del 2017, a distanza di 23 anni dalla denuncia del Conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli depositata nel 1994, veniva pienamente sostenuta ed avvalorata in un documento ufficiale del Ministero per i Beni Culturali, a firma della Soprintendente dottoressa Diana Marta Toccafondi. (Allegato 6)
Solo nel marzo del 2017 verrà fatta piena luce e chiarezza su tutta la vicenda degli archivi Rasponi Spinelli e Vasari.
Grazie all’iniziativa da noi promossa ed attuata dal nostro legale storico di famiglia l’Avvocato Guido Cosulich, la Procura della Repubblica di Firenze sarà costretta a consegnare il fascicolo relativo alle indagini condotte negli anni 1994 – 1995 (Allegato 7), proprio dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico Nucleo di Firenze, avviate in seguito alla denuncia depositata da nostro padre.
Dal fascicolo delle indagini emergeranno tutti i dettagli delle investigazioni condotte nonché i verbali degli interrogatori ai quali furono sottoposti a quel tempo, anche i vari funzionari della Soprintendenza e del Ministero, coloro che poi, per oltre venti anni, dichiareranno costantemente il falso.
A fronte delle numerose evidenze oggettive contenute nel fascicolo delle indagini, che non solo smentiranno in pieno e definitivamente le false dichiarazioni e gli alibi sostenuti dai vari Soprintendenti circa il mancato recupero della refurtiva, e che anzi, costituiranno la prova fondata ed inconfutabile circa il loro diretto coinvolgimento nel reato di favoreggiamento connesso con il riciclaggio e la ricettazione operata dall’Università di Yale, in data 14 marzo 2017, abbiamo inviato lettera ufficiale di diffida (Allegato 8) indirizzata personalmente all’attenzione del Ministro Dario Franceschini, affinché di persona intraprendesse definitivamente rogatoria contro l’Università di Yale.
Alla nostra lettera di diffida avrà seguito, in data 5 giugno 2017, a firma del Direttore Generale degli Archivi dottor Gino Famiglietti, un esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Roma, contro l’Università di Yale, per i reati di illecita esportazione ed illecita alienazione. (Allegato 9)
Ad integrazione di tutto il quadro finora descritto, aggiungiamo la corrispondenza segreta, di cui siamo venuti a conoscenza solamente nel 2017, intercorsa nell’anno 1996, fra la Soprintendente Paola Benigni e Robert Babcock, Direttore della Beinecke Library, corrispondenza allegata all’esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Roma dalla Direzione Generale degli Archivi, a sostegno delle accuse contro l’Università di Yale.
Nel marzo del 1996 infatti, la Soprintendente Paola Benigni informava l’Università di Yale circa la provenienza dolosa dei documenti da lei acquistati “usciti dal territorio italiano agli inizi degli anni Ottanta di questo secolo, a seguito di un furto” e, conseguentemente chiedeva “di restituire all’Italia, con grande atto di liberalità, almeno le 3 filze vasariane”. (Allegato 10)
In tutta risposta, il Direttore della Beinecke Library dottor Robert Babcock comunicava “siamo stati assicurati dai venditori dell’Archivio che la collezione Spinelli non è notificata” ed inoltre, chiedeva alla Soprintendente delucidazioni circa il furto e l’esito delle indagini “Noi non abbiamo mai sentito di un furto in connessione con questo materiale e saremmo grati se Ella ci fornisse qualche informazione riguardo l’investigazione circa questo furto e circa le conclusioni dell’investigazione stessa”. (Allegato 11)
Non sappiamo se a questo scambio epistolare siano seguite ulteriori comunicazioni, di fatto, da quel momento in poi, l’Università di Yale sarà ufficialmente al corrente della provenienza illecita dell’Archivio Spinelli, nonché della notifica esistente sulle 3 Filze dell’Archivio Vasari.
Concludendo, in parallelo con la denuncia depositata dalla Direzione Generale Archivi presso la Procura della Repubblica di Roma, in data 19 luglio del 2018 abbiamo organizzato, presso il locali dell’Associazione Stampa Estera Roma, una conferenza nella quale abbiamo descritto in dettaglio ed oggettivamente tutta la vicenda dei nostri archivi di famiglia. (link al video della conferenza: http://www.stampaestera.org/video/ – pagina 4)
La presente denuncia, si colloca quindi all’interno della nostra iniziativa privata e personale volta alla restituzione della refurtiva a noi sottratta.
Siamo disponibili a rispondere a qualsiasi vostro quesito e dubbio, fornendo tutte le prove documentali e le eventuali integrazioni, inerenti questa complessa vicenda.
Quanto da noi affermato e denunciato nella presente lettera non deriva da una semplice e fantasiosa ipotesi; tutto è fondato e sostenuto dettagliatamente da documenti ufficiali redatti esclusivamente da Soprintendenza Archivistica per la Toscana, da Carabinieri del Nucleo, Procura della Repubblica di Firenze e Roma, Ministero per i Beni Culturali ed infine dall’Università di Yale.
Saremmo grati se possibile, di ricevere da voi tempestiva conferma circa il ricevimento di questa nostra missiva.
Dal nostro sito web “Dossier Archivio Vasari” è possibile scaricare tutti i documenti ufficiali finora citati in formato pdf al seguente indirizzo: https://www.michelangelovasari.it/tutti-i-documenti-del-dossier/ casella mail: festarirasponispinelli@gmail.com
Cordiali saluti,
Tommaso Festari Rasponi Spinelli
Link agli allegati:
(1) Notifica 1917 | (5) Lettera Soprintendenza 2008 | (9) Esposto contro Yale |
(2) Articolo New York Times | (6) Lettera Soprintendenza 2017 | (10) Corrispondenza Benigni |
(3) Simposio Yale | (7) Fascicolo Indagini 1994 | (11) Corrispondenza Babcock |
(4) Denuncia 1994 | (8) Diffida al Ministro | (12) Passaporto Tommaso Festari |
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Al fine di poter verificare la piena fondatezza oggettiva e documentale di quanto riportato, è possibile consultare il sito web: https://www.michelangelovasari.it/ dedicato a tutta la vicenda, nel quale da tempo sono stati caricati per dovere di massima trasparenza, tutti i documenti originali a pieno sostegno delle nostre denunce ed affermazioni, riassunti nel “Dossier Archivio Vasari” che è possibile consultare e scaricare in formato PDF cliccando sull’immagine sottostante.