Firenze, 11 dicembre 2018 – Per l’Archivio Spinelli forse c’è speranza, nonostante sia detenuto da 30 anni dall’Università di Yale, alla luce del sole e a seguito di un furto acclarato
Si apprende dal sito ufficiale del Mibact notizia circa l’importante recupero avvenuto grazie alla Cooperazione Italia-Usa su opere trafugate (leggi articolo)… forse anche per l’Archivio Rasponi – Spinelli – Vasari finalmente c’è speranza!
Nel 1980, a seguito di un furto avvenuto presso la Villa di Murlo a San Casciano Val di Pesa, villa di proprietà dei Conti Rasponi Spinelli, fu trafugato l’intero Archivio Spinelli, composto da oltre 150.000 documenti, comprese 3 Filze dell’Archivio Vasari, già Dichiarate di Notevole Interesse nel 1917.
Qualche anno più tardi, nei giorni 15-17 aprile 1994 veniva poi organizzato in America, sempre presso l’Università di Yale, un simposio nel quale erano pubblicamente esposti i documenti dell’intero Archivio Spinelli contenenti anche le 3 Filze dell’Archivio Vasari…. quelli trafugati dalla Villa di Murlo nel furto del 1980.
Al Simposio partecipavano venti relatori in ambito internazionale, compresi membri appartenenti ad Istituzioni Pubbliche Italiane: Cristina Acidini Lichinat (Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze), Alessandro Cecchi (Galleria degli Uffizi di Firenze) e Anna Maria Testaverde (Istituto Studi sul Rinascimento di Firenze).
Anzi, paradossalmente, la Soprintendenza darà avvio ad una vera e propria guerra contro la famiglia derubata, con l’intento di strapparle anche le altre 31 filze dell’Archivio Vasari, depositate nel 1921 dal Conte Luciano Rasponi Spinelli a Casa Vasari in Arezzo.
Per oltre venti anni si assisterà ad una vera e propria “strategia” intrapresa dalla Soprintendenza al fine di pignorare nel corso di procedure esecutive le 31 Filze dell’Archivio Vasari, a prezzi irrisori, stabiliti da periti compiacenti ed avvalorate dagli stessi funzionari pubblici, coloro che invece avrebbero avuto il compito di “Tutelare” il patrimonio artistico nazionale e recuperare le 3 Filze sottratte nel 1980.
Sarà solo nel gennaio 2017, quando gli eredi Festari Rasponi Sipnelli riusciranno a recuperare il fascicolo delle indagini svolte 23 anni prima dal Comando dei Carabinieri di Firenze, avviate nel 1994 in seguito alla denuncia di Giovanni Festari loro padre, proprio sulla base delle evidenze contenute nel fascicolo delle indagini, a totale smentita delle tesi sostenute dalla Soprintendenza circa l’assenza di denunce, invieranno Diffida al Ministro Dario Franceschini per il recupero delle 3 Filze.
Proprio a seguito della Diffida al Ministro Dario Franceschini, il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti depositerà in data 5 giugno 2017 un esposto contro l’Università di Yale per “Illecita Alienazione ed Esportazione”, legittimando le tesi e le richieste della famiglia derubata, salvo poi avviare contro di lei un mese dopo, in data 6 luglio 2017, un’assurdo provvedimento d’Esproprio per Pubblica Utilità, avente per oggetto le 31 Filze dell’Archivio Vasari, senza sfiorare le 3 Filze detenute in America, operando un vero e proprio reato di smembramento e valutandole al solito prezzo, quello ritenuto congruo da Paola Benigni ed Antonio Paolucci nel corso di tre procedure esecutive (euro 1.553.265,53).
Attualmente, la denuncia contro l’Università di Yale non ha prodotto alcun effetto, mentre invece l’esproprio è divenuto esecutivo in data 11 aprile 2018 e, proprio in questi giorni, un team di tre periti dovrà pronunciarsi sul valore che lo stato italiano sarà tenuto a corrispondere in via definitiva a fronte di tale acquisizione forzosa.
Ancora oggi infine, nonostante le palesi evidenze, nonostante si tratti di documenti già dichiarati nel 1917 di notevole interesse storico nazionale, nonostante le denunce e tutti gli sforzi già intrapresi dalla famiglia proprietaria e derubata, nonostante la Diffida inviata personalmente al Ministro Dario Franceschini nel marzo del 2017 e la denuncia del Direttore Gino Famiglietti, la refurtiva è ancora presso l’Università di Yale, grazie alla palese e preoccupante omissione operata per oltre venti anni dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana (Soprintendenti Paola Benigni – Antonio Dentoni Litta – Diana Marta Toccafondi).
Non resta quindi che consolarsi per il recupero dei 3 vasetti grazie alla cooperazione Italia – USA…
Fortunatamente l’operazione per il recupero delle 3 Filze va avanti lo stesso, promossa e sostenuta esclusivamente dalla famiglia proprietaria, i Conti Festari Rasponi Spinelli che, proprio nel luglio del 2018 hanno confermato la loro volontà e determinazione di sempre, presentando pubblicamente il “Dossier Archivio Vasari” presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, Dossier che sintetizza e ripercorre oggettivamente il quadro di tutta la trentennale vicenda degli Archivi Rasponi – Spinelli e Vasari, a sostegno della reale versione dei fatti e di tutte le future iniziative che in tal senso verranno passo dopo passo intraprese.(Per consultare il Dossier Archivio Vasari cliccare sul link).
Conti Festari Rasponi Spinelli
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Al fine di poter verificare la piena fondatezza oggettiva e documentale di quanto riportato, è possibile consultare il sito web: https://www.michelangelovasari.it/ dedicato a tutta la vicenda, nel quale da tempo sono stati caricati per dovere di massima trasparenza, tutti i documenti originali a pieno sostegno delle nostre denunce ed affermazioni, riassunti nel “Dossier Archivio Vasari” che è possibile consultare e scaricare in formato PDF cliccando sull’immagine sottostante.